...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

domenica 14 settembre 2008

Il dito nell'occhio

Vola, vola, vola l'ape Maia........ bene, bene, siamo quasi alla fine della tragicomica telenovela Alitalia.
Da domani i nostri aerei probabilmente rimarranno a terra dato che sono finite le scorte di carburante.
Le ultime sono state usate per rifornire l' “avion” che ha portato (a spese nostre, come al solito) la zietta Benedetta e la sua band in tour oltralpe.
Spero tanto che la scorta non le basti per il ritorno, così forse saranno i cuginetti francesi a doversi fare carico del rientro dell'impiastro d'oltretevere, una volta tanto.

Le casse son vuote e non ci son danari per pagare fornitori e stipendi, i trecento milioni di finanziamento ponte (denaro pubblico) son stati bruciati in nulla, e per il personale son state avviate la cassa integrazione e la procedura di mobilità. Il commissario straordinario Fantozzi (un nome, un perchè) ha annunciato che nessuno è più disposto a fare credito alla nostra compagnia di bandiera.

Rimangono tre miliardi tre di euro di debiti che saremo costretti a pagare noi (il solito popolo bue) di tasca nostra.
Faremo come Luigi XVI e Maria Antonietta: ci venderemo l'argenteria per pagare il funerale del nostro figliolo prediletto.

Eccoci, questo è il risultato del tanto strombazzato piano “Fenice” messo in piedi dal governo Berlusconi per il risorgimento di Alitalia. Dopo che è stata fatta fallire con la complicità dei sindacati (cui probabilmente interessa più sistemare gli amici e gli amici degli amici che non la salvaguardia dei lavoratori) l'unica possibilità concreta di salvezza con l'acquisizione da parte di Air France.
Stavolta si che saremo costretti a svendere la compagnia di bandiera a prezzi stracciati ad una compagnia internazionale davvero capace di raccogliere i cocci, ma intanto sulla collettività ancora una volta verranno scaricati i costi ed i guasti di decenni di gestioni clientelari e scellerate culminate nella pseudocordata nostrana, pronta, come nella migliore tradizione industriale italiana, a “socializzare le perdite e privatizzare i profitti”.
In mezzo a tutto, pure la beffa di avere un'imbecille del calibro di Tajani come commissario ai trasporti della UE.
Sono sempre più convinta che dovrà essere l'Europa a salvarci da noi stessi e nostro malgrado.
Visto che noi italioti, europei, non lo riusciamo ad essere, nè forse lo saremo mai.

Dalla copertina di Panorama la ministra della pubblica (dis)istruzione Maria Stella Gelmini, versione “và che son figa anch'io anche se mi son comprata la laurea in terronia”, ci spiega garrula e felice la bontà della sua nuova scollatur..... ehm.... riforma scolastica.
La pia donna s'accorgerà ben presto cosa significherà l'aver lasciato a casa ottantacinquemila insegnanti precari (ma chissenefrega son tutti del sud, quindi son degli ignoranti che mi rovinano la media, no?), infischiandosene soavemente degli appelli dei vari pedagogisti sugli effetti deleteri del ripristino del maestro unico in una realtà complessa come quella odierna. Per tacer del resto.
Ma va benissimo così. Continuiamo imperterriti a svalutare il lavoro di gente capace d'insegnare matematica, fisica, informatica e continuiamo munificamente a foraggiare a sbafo gli inutilissimi insegnanti di religione.
In fondo, ad una dittatura, per governare indisturbata una massa di pecore ignoranti fa giusto al caso, no?
Su, su, poche storie, un bel grembiulino che vi fa uguali uguali e via tutti a piazza Venezia a salutare braccio teso il nuovo duce. Dove cacchio ho lasciato il fez? Occhio, che se non sbattete i tacchi correttamente vi pigliate un 7 in condotta.
Ma vaffanculo.

Cito per dovere di cronaca:

ANSA, Roma, 11 Set. - "Come donna impegnata in politica e nelle istituzioni, la prostituzione mi fa rabbrividire. Mi fa orrore, non comprendo chi vende il proprio corpo. Ma mi rendo conto che è fenomeno che esiste e che purtroppo non può essere debellato, come la droga", e va contrastato. Lo ha detto il ministro Mara Carfagna nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi in cui è stato presentato il ddl contro la prostituzione.

Ok, lo ammetto. Sono svenuta. Dal ridere.

Guarda Carfy che non è mica carino dare addosso alle colleghe.

Domanda: ma in italia (il minuscolo è voluto) la prostituzione è cosa buona e giusta (nonchè legale) solo se si aspira ad uno scranno in parlamento?

Al solito la “signora” in questione ha dimostrato di non aver capito un bel nulla del problema, limitandosi ad un ulteriore giro di vite in senso restrittivo della già pessima “legge Merlin”. E' riuscita nell'improba impresa di peggiorare ulteriormente una legge già pessima di suo.

I problemi posti da un fenomeno come la prostituzione (definizione che accorpa in sé una miriade di aspetti diversi e che richiedono inevitabilmente approcci diversificati: prostituzione volontaria e non, racket, sfruttamento, schiavitù, pedofilia, droga. E non si tratta solo di donne, ma anche di minori, uomini e trans spesso costretti dall'incertezza giuridica della loro situazione ad intraprendere per disperazione questa via) sono enormi ed estremamente complessi e necessitano di soluzioni pratiche, razionali e non dottrinali.

In fondo non mi sorprende che il cervellino cattolico della Carfagna o di chi per lei ci si sia smarrito.

Complimenti vivissimi.

Personalmente mi fa specie vedere un governo pronto a spendere milioni di euro per il braccialetto elettronico da applicare ad un esercito di detenuti da tirare fuori dalle patrie galere (ma non chiamiamolo indulto, no) e dall'altra prevedere ipoteticamente (non accadrà data l'esiguità delle pene previste dal ddl, semplicemente s'intaseranno ancora di più i già asfittici tribunali) di riempire quelle stesse carceri con pericolossissimi delinquenti rei di cercare del sesso a pagamento. Qui siamo oltre il limite della pura schizofrenia.

Ma si sa, nella cattoitalietta l'importante è l'apparenza, la facciata, il finto perbenismo ipocrita dei soliti bigotti. Di quello che c'è dietro la facciata, non frega nulla a nessuno.

Purchè non si veda e purchè non si dica, alla fine va bene tutto.

La strada del proibizionismo ideologico, in fondo, è sempre stata la più facile da seguire. Con grande gioia delle organizzazioni criminali, naturalmente, che ne beneficeranno alla grande.

Noto che dalle cronache degli ultimi giorni sono spariti i ROM, la monnezza campana e gli incidenti sul lavoro. Ne deduco che non siano più un problema, giusto? Un altro trionfo del governo?

Ma arivaffanculo.

La procura della repubblica di vaticalia con sede a roma ha deciso di avanzare al ministro della (in)giustizia la richiesta di procedere nei confronti di Sabina Guzzanti per vilipendio alla religione, dopo i cosiddetti “insulti” al papa pronunciati durante la manifestazione di Piazza Navona dell'8 luglio scorso.

Che dire? Me invidiosissima. Una denuncia del genere io me la porterei in giro con giusta soddisfazione, al pari di una medaglia al valor civile.

Lorsignori, non temano, la gente in fondo è meno scema e superficiale di quel che sembra.

E' solo l'inizio.

Il tempo del dissenso e della resistenza è arrivato ridendo.

Ed una risata, alla fine, sarà quella che vi seppellirà.

Buona domenica.




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