...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

sabato 20 giugno 2009

Voto, non voto

Per quel che può valere.


Voterò NO al referendum numero 1 quello che prevede l’abolizione del premio di maggioranza alla coalizione per la Camera dei Deputati.

Per il semplice fatto che mi manda in paranoia il solo pensiero che un partito possa ottenere un numero di seggi sufficiente da garantirsi il “faccio un po’ come cazzo mi pare” sempre, dovunque e comunque. Potenzialmente, un partito sufficientemente forte potrebbe governare indisturbato fregandosene tranquillamente della sua stessa coalizione, oltre che dell'opposizione. Gli "unti del signore", da qualsiasi parte vengano, son sempre pericolosi senza gli adeguati contrappesi.

Per tutti i papiminkia all’ascolto: voterei alla stessa maniera anche se al governo ci fosse una coalizione di sinistra con i sondaggi a favore al 3600%, e non il nostro beneamato puttaniere e la sua corte di allegre zoccole.


Voterò NO al referendum numero 2 quello che prevede l’abolizione del premio di maggioranza alla coalizione per il Senato della Repubblica.

Vedere sopra.


Voterò SI al referendum numero 3 quello che prevede l’abolizione della possibilità di candidarsi in più collegi.

Perché di fatto si potrebbe tornare ad eleggere direttamente ogni singolo deputato e senatore, senza vedere le solite arcinote puttane tentare il passo doppio candidandosi ovunque per tirare la volata a degli illustri "signor nessuno" tanto tanto graditi alle segreterie di partito o all’imperatore del momento e tanto tanto politicamente innocui.


Questo è quello che ho pensato di fare io.


L’istituto del referendum sarà vetusto, abusato, male utilizzato, dovrebbe essere riformato, tutto quello che volete, ma è stato grazie al referendum che questo paese ha potuto finalmente aspirare a diventare (per poco, ne convengo) un paese civile e dignitoso.

Avete mai pensato a come sarebbe stata l’Italia senza i referendum promossi su temi come l’aborto o il divorzio?

Io si, e il quadro che mi si è formato in mente è stato ancor più desolante di questo pur pessimo presente. Potenzialmente avremmo potuto continuare ad essere una monarchia.

Certo, con a capo sempre un puttaniere......... ma di sangue blu, vuoi mettere?


Il sonno della ragione genera mostri. Leggetevelo per benino quell’orrore giuridico che è la legge 40/2004, quello è stato il frutto del vostro “tutti al mare tanto a me che me ne frega”, della miopia becera ed opportunista della classe politica tutta, dell’arroganza e della presunzione scellerata del Vaticano.

C'è un'intera classe politica, un'intera società da riformare, ma preferiamo farci sfuggire ogni più piccola occasione di cambiamento, ogni più piccola occasione di contare qualcosa, di cambiare qualcosa.

Non sono i politici che ci fottono, alla fine, è la nostra pigrizia mentale, la nostra vigliaccheria, è il delegare sempre all'"altro" responsabilità che dovrebbero essere soltanto nostre.

La ragione, in questo paese, sta dormendo sonni profondi da troppo tempo.

Guardatevi intorno.

Almeno per una volta, pensate al genere di paese che vorreste lasciare a chi verrà dopo di voi.

Non credo sia questo.

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