...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

lunedì 8 giugno 2009

Hendrick il coraggioso

Un giorno, uscito da scuola, il piccolo Hendrick si mise a correre su una diga, una barriera che nei Paesi Bassi proteggeva i campi coltivabili dal mare del Nord.

Il padre aveva detto a Hendrick: ”Tuo nonno ha partecipato alla costruzione di queste dighe e io ora le riparo, quando vengono danneggiate dalle onde e del vento. Se il mare riuscisse a oltrepassarle, tutti gli animali annegherebbero, le case si allagherebbero e le nostre fattorie sarebbero rovinate. Dobbiamo sempre tenerle d‘ occhio”.
Hendrick saltò su un‘ altra diga, che non aveva mai esplorato prima. Da un lato, la marea stava salendo, lentamente, dall‘altro si trovava la fattoria dello zio.
Quella sera c‘era una gran calma e si sentivano solo le onde che lambivano la diga. Hendrick stava per tornare a casa quando udì un rumore. Si mise in ascolto per un istante. Sembrava che dell“acqua stesse gocciolando da qualche parte. ”Mi chiedo cosa sia. Sarà meglio che vada a dare un‘occhiata“.
Continuò a camminare sulla diga fino a quando non scoprì la provenienza di quel rumore. Nella diga c‘era un piccolo buco e l‘acqua stava gocciolando al suo interno. Hendrick sapeva che presto la marea sarebbe salita e avrebbe allargato la falla fino a far crollare il muro e spazzare via tutto.
”Aiuto, aiuto“, urlò ma nessuno rispose. Prese a fissare il buco, chiedendosi cosa avrebbe dovuto fare. ”Se vado a casa ad avvertire il babbo, potrebbe essere troppo tardi quando arriva e le acque potrebbero aver già invaso tutto. Devo fare qualcosa io“.
Guardò nuovamente il buco e gli venne un‘idea. Ci mise dentro un dito e tirò un sospiro di sollievo quando si accorse che l‘acqua non usciva più. Era riuscito a otturare la falla. Poi cominciò a gridare:” Aiuto, aiuto!“, fino a quando non fu rauco.
Il piccolo Hendrick prese a tremare dal freddo. Il dito, nel buco, era praticamente congelato. Intanto si stava facendo buio e poteva sentire le onde infrangersi sempre più forte sull‘altro lato della diga. Ora cominciava davvero ad avere paura. ”Per piacere, qualcuno mi aiuti“, gridò.
Hendrick non sapeva da quanto tempo fosse lì. ”Sono sicuro che si saranno accorti della mia assenza“, si disse.

”Mi staranno cercando“. Pensò alla sua casa calda e comoda, a sua madre intenta a preparare la cena e si asciugò gli occhi umidi di lacrime. ”Non mi arrenderò“ disse a voce alta. ”Ho quasi dieci anni e non mi arrenderò“. Tremante dal freddo, si coprì meglio che poté con il cappotto.
Quando fu così buio che si sentiva solo il vento fischiare e le onde abbattersi contro la diga, Hendrick scorse una luce fioca sopra di lui.”Aiuto, aiuto“, urlò. La luce si arrestò e comparve il viso di un uomo che teneva in mano una lanterna. ”Chi è?, domandò, scendendo verso il ragazzo. Alzò la lanterna e guardò Hendrick. ”Che cosa ci fa un bambino a quest‘ora di notte su una diga?“, chiese.
Hendrick, nonostante il freddo, riusci a raccontare dell‘acqua che gocciolava. ”Resisti ancora un po‘. Vado a cercare aiuto“, disse l‘uomo.
Ma proprio in quel momento sentirono delle voci che chiamavano dalla diga e videro le luci di alcune lanterne. Erano il padre e lo zio di Hendrick e tanti altri uomini del villaggio che cercavano il bambino.
”È qui, è qui, il ragazzo che cercate è qui!“, urlò l‘ uomo. ”Stavo tornando a casa dal lavoro e l‘ho trovato qui, accanto alla diga“.L‘uomo raccontò dell‘acqua che gocciolava.
”Ripareremo subito la diga“, disse lo zio di Hendrick e si mise al lavoro con gli altri uomini.
Il padre di Hendrick scese giù fino alla diga a prendere suo figlio. Avvolse nel cappotto il ragazzo mezzo assiderato e lo portò a casa. ”Non ti preoccupare più per la diga”, disse. ”È stata riparata“. ”Ora hai bisogno di mangiare qualcosa di caldo e di andare subito a letto. Sei un bambino molto coraggioso e sono orgoglioso di te. Hai fatto la cosa giusta e ci hai salvato la vita“.
Questo accadde tanto tempo fa, ma in Olanda si racconta ancora la storia del bambino coraggioso che salvò il paese mettendo il dito nella diga.

Ecco. Anche a mignottolandia s'è aperta una sottile, minuscola, impercettibile crepa nella diga di bitume che protegge il paese dalla perniciosa influenza della libertà e del diritto.

Per cui........... gira al largo, dannato marmocchio!


Nota: la storiella d'olandese non c'ha un tubo, infatti è stata scritta dall'americana Mary Mapes Dodge, conosciuta soprattutto per quella palla micidiale di "Pattini d'argento" e che, naturalmente, in Olanda non c'è stata manco per il cavolo. Più o meno come il nostro Salgari non aveva mai visto la Malesia, insomma. Il ragazzotto della storia non aveva un' identità precisa, era conosciuto semplicemente come l'eroe di Haarlem, per i soliti misteri italici trasformatosi poi in Hendrick il coraggioso. Spesso viene confuso con Hans Brinker, che in realtà è lo sfigato coglione protagonista di "Pattini d'argento".

Ebbene si, anch'io ho letto dei libri di merda, ai tempi.

Nessun commento: