...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

domenica 15 aprile 2012

Siamo alle solite

L'associazione parlamentare “Intergruppo per il valore della vita”, formato da 85 esponenti di tutti i gruppi politici, denuncia le potenzialità abortive della pillola dei cinque giorni dopo da poche settimane in commercio anche in Italia. E annuncia, in una conferenza stampa bipartisan promossa ieri dal senatore del Pdl Stefano De Lillo, un’interrogazione al ministro Balduzzi e un esposto all'Antitrust. Il farmaco, sostengono i parlamentari del gruppo, è in contrasto con la legislazione italiana vigente: «È in contrasto, infatti, con la legge 194, che è a tutela della maternità» ha spiegato De Lillo «ed è in contrasto con la legge 405 sui consultori e a tutela del prodotto del concepimento». Secondo il senatore la pillola «è in vendita come contraccettivo di emergenza ma in realtà questa pillola è potenzialmente abortiva poiché impedisce all'eventuale embrione di annidarsi in utero e agisce, in pratica, uccidendolo. Chiediamo quindi al ministro della Salute Balduzzi che venga data a tutte le donne una conoscenza esatta del meccanismo di funzionamento di tale farmaco; un anticoncezionale deve infatti intervenire prima del concepimento mentre i dati dimostrano che ulipistral può intervenire anche a concepimento avvenuto». De Lillo ha quindi annunciato la presentazione di un esposto all'Autorità garante per la concorrenza e il mercato «affinché venga data una corretta informazione alle donne che volessero utilizzare tale farmaco». L'esposto ha reso noto De Lillo è stato presentato dall'avvocato Gian Franco Amato, presidente dell'associazione “Scienza e Vita” di Grosseto.


 
NON E’ ABORTIVA, BRUTTI COGLIONI.
Non è abortiva per il semplice fatto che, a partire dalla data di assunzione, inibisce per 5 giorni l'ovulazione, nel frattempo gli spermatozoi presenti, puf, muoiono senza far danno.
E, comunque, fino al quattordicesimo giorno dal concepimento non si può ancora parlare di embrione, esiste solo del materiale genetico ancora in grado di differenziarsi.
Se non ho letto male mi pare si chiami periodo germinale.
Uno scaracchio, in pratica.
Mentre la fase embrionale è compresa tra le 2 e le 8 settimane della gravidanza stessa.
Non lo dico mica io, eh, lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Quindi no, niente retorico "fetino" che con "mani cucciole" cerca disperatamente di difendersi dall'"assassino" di turno.
Ma di che vanno ciarlando questi?
Non basta rompere i coglioni con dei prezzi esosi (circa 35 €, non mutuabile) ed obbligando ad un test per accertare che non vi sia una gravidanza in atto (vogliamo fare tra una cosa e l'altra un'altra trentina di euri?), adesso cosa vogliono fare?
Legarti ad una sedia col medico, il prete e  la suora che ti leggono ad alta voce l’intero foglietto illustrativo, mentre tentano di esorcizzarti con l’acqua santa esattamente fino a cinque minuti prima dello scadere dei cinque giorni? Così ti freghiamo, tiè.
E poi si può sapere chi cazzo sono  le 85 merde trasversali dell’ ” Intergruppo per il valore della vita”?
Io al momento ho trovato solo questo.
Continuate imperterriti a votarli, questi, mi raccomando, eh!

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