...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

domenica 5 febbraio 2012

Il cervello sotto lo zerbino


"Il grintoso fenicottero con la racchetta si è trasformato in un candido cigno che dispensa messaggi di fede cristiana. In nome della Madonna di Medjugorje, nel segno limpido della chiamata di Dio. Mara Santangelo, la campionessa trentina di Cavalese, sta vivendo una seconda esistenza, quella contrassegnata dalla crociata per aiutare gli altri.
Il libro di Paolo Brosio intitolato «A un passo dal baratro» ha venduto 200mila copie. Lui come te, come l'attrice Claudia Koll, è un personaggio che ha frequentato salotti e tv, palcoscenici di vip e tanti altri ambiti dove scatenare la gente. Non c'è pericolo di essere fanatici o esagerare?
 «All'inizio avevo paura di non essere compresa. Poi ho trovato la forza per far capire che quando la fede entra in te nulla è impossibile se è fatto nel segno di Dio e della Madonna. Chi ha tanto sofferto, anche se celebre, poi trasmette messaggi giusti. Non sopra le righe. Siamo messaggeri di fede. La Madonna ci ha aperto la via. Quella giusta. Quella dell'altruismo»."
 
"Anticipiamo alcuni brani del libro L’ultimo esorcista (Piemme, pp. 266, euro 16,5), scritto da Padre Gabriele Amorth assieme a Paolo Rodari, vaticanista del Foglio. Il volume sarà in libreria martedì prossimo. Sul numero di Panorama oggi in edicola si trova un’altra anticipazione del libro corredata da un’inchiesta di Ignazio Ingrao sugli esorcisti. 
Ogni volta che faccio un esorcismo entro in battaglia. Prima di entrarvi indosso una corazza. Una stola viola i cui lembi sono più lunghi di quelli che solitamente indossano i preti quando dicono messa. La stola spesso la avvolgo attorno alle spalle del posseduto. È efficace, serve a tranquillizzare i posseduti quando, durante l’esorcismo, vanno in trance, sbavano, urlano, acquisiscono una forza sovrumana e attaccano. Quindi porto con me il libro in latino con le formule di esorcismo. Dell’acqua benedetta che a volte spruzzo sull’indemoniato. E un crocifisso con incastonata dentro la medaglia di san Benedetto. È una medaglia particolare, molto temuta da Satana. 
La battaglia dura ore. E non si conclude quasi mai con la liberazione. Per liberare un posseduto ci vogliono anni. Tanti anni. Satana è difficile da sconfiggere. Spesso si nasconde. Si cela. Cerca di non farsi trovare. L’esorcista deve stanarlo. Deve obbligarlo a rivelargli il suo nome. E poi, nel nome di Cristo, deve obbligarlo a uscire. Satana si difende con tutti i mezzi. L’esorcista si fa aiutare da dei collaboratori incaricati di tenere fermo il posseduto. Nessuno di questi può parlare col posseduto. Se lo facessero, Satana ne approfitterebbe per attaccarli. L’unico che può parlare col posseduto è l’esorcista. Questi non dialoga con Satana. Semplicemente gli rivolge degli ordini. Se dialogasse con lui, Satana lo confonderebbe fino a sconfiggerlo."
di Padre Gabriele Amorth
*(scritto con Paolo Rodari)
Ecco. 
E a questo punto, io mi chiedo solamente come mai Wanna Marchi sia in galera, il mago Otelma ad appassire povero incompreso su un'isola e questi tizi qui invece girino ancora a piede libero leccati e riveriti.
Life is unfair. 
Alimorthacci.

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