...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

domenica 12 aprile 2009

Col piffero...........

Ascolti record in tutte le edizioni del tg1 nella giornata del terremoto in Abruzzo.

Il tg1 ha registrato uno share intorno al 30% nelle edizioni delle 6.30 - 7.00 e 8.00 con un picco del 43.1% nell’edizione delle 9.30, la straordinaria delle 11.00 durata oltre un’ora ha realizzato uno share del 33% e l’edizione delle 13.30 il 32.4% con 5,7 milioni di ascoltatori.

L’edizione straordinaria dalle 15.00 alle 16.00 ha avuto un ascolto del 21%, l’edizione principale delle 20.00 si è confermata leader dell’informazione con uno share del 33.9% e con un ascolto medio di 8.7 milioni di ascoltatori e picchi di quasi 10 milioni.
Lo speciale tg1 porta a porta condotto da Bruno Vespa con David Sassoli inviato nelle zone del disastro ha avuto uno share del 27% e una media di 6,7 milioni di ascoltatori, record anche per l’edizione online del Tg1 che raccoglie le offerte di aiuto e volontariato.

Il Tg1 è presente in Abruzzo con 8 inviati e 9 operatori dall’alba di lunedì. Vi ricordiamo che sul nostro sito www.merdacce@rai.it potete vedere tutti i nostri servizi, gli speciali e le edizioni straordinarie sul terremoto, seguire le cronache, le iniziative di solidarietà sui blog ed inviare le vostre testimonianze.


Come, come? L’indirizzo del sito non è corretto? Sicuri?


"Andate lì sulla costa. E' Pasqua, state tranquilli. Noi faremo l'inventario delle case danneggiate, voi prendetevi un periodo, paghiamo noi", ha detto il premier alle persone rimaste senza casa che hanno trovato ospitalità nella tendopoli di San Demetrio."Una volta che lo Stato è vicino, sarete serviti e riveriti", ha aggiunto Berlusconi. Ai bambini che lo festeggiavano gridandogli 'Forza Milan', il capo del governo ha risposto: "Bravi, dite alla mamma di portarvi al mare che ci sono gli alberghi".

E non dimenticate la cremina solare, mi raccomando!

“Hanno tutte le attenzioni del caso, cure mediche, pasti caldi. Lo dovrebbero prendere come un week end di campeggio”.


Ovviamente, di nuovo, l’ineffabile Berlusconi.


“Il Signore ha voluto in questa settimana santa che in qualche modo anche loro partecipassero al mistero della sua passione. Vogliamo vedere qualcosa di positivo, anche in questa tragedia. In fondo il Signore quando vuol farci partecipare delle sue sofferenze vuol farci anche partecipare della gloria della sua resurrezione”.


Quell’immane scoreggia di livio fanzaga via etere da radio maria per tutti i cattocretini italioti. ‘tacci sua.

Augurargli di finire impalato su uno stuzzicadenti gigante mi pare il minimo.


Non basta, la zietta Benedetta di bianco vestita s’è ben guardata dall’andare sui luoghi in cui la gente soffre a portar conforto. Ma bisognava in qualche modo correre ad appropriarsi dello show e di qualche animaccia da quotare nella borsa del paradiso. Al sicuro nel confortevole palazzo ha pensato bene di spedire in prima linea quell’adorabile spassosissimo ciucciacazzi del cardinal Bertone ed il fotogenico amor suo che con teutonico accento ha letto la solita bordata di cazzate e s'è dedicato allo scambio d'orologi col presule aquilano.

Sorprende, per contro, l’apertura di Betori che compuntamente ci informa: Nell'''esplosione del male'' che si e' abbattuta anche in Abruzzo c'e' una ''dimensione di scandalo'' che fa sorgere la domanda a Dio ''perchè'?''. Una domanda ''audace, ma lecita, che non pone in pericolo la fede, ma la aiuta ad approfondirsi e radicarsi''.

Non siamo ancora in grado al momento di riferirvi la risposta dell’interpellato.

Ma in mezzo a tutto questo c’è qualcuno a cui frega veramente qualcosa delle genti d’Abruzzo? Dopo aver sentito montare una marea di cazzate dietro l'altra, essere affogata nella più vieta retorica, del terremoto, del soccorso, dell'eroismo e di tutto quell'accidente che gli viene dietro, dopo che i media italioti hanno dato per l'ennesima volta grande prova della loro incrollabile imbecillità, dopo aver visto le passerelle dei nostri politicanti da strapazzo mossi non da pietà o da senso civico, ma dalla necessità d'acquisir consensi in vista delle prossime tornate elettorali, ammetto d'aver una voglia impellente di emigrare su Plutone.


Non sarà fine, vista la situazione, ma non poteva certo mancare la mia consueta piccola nota polemica.

Già si parla di tassa “una tantum” (secondo la tradizione italica pronta già a diventare “una per semper”) a favore dei terremotati abruzzesi.

Il piccolo dettaglio che al solito sfugge alle nostre teste d‘uovo politiche è che il livello di tassazione nel nostro Paese è altissimo. Non si può neppure pensare di mettere nuove imposte.

E allora? Eh, beh, la soluzione ci sarebbe.

Basterebbe un decreto legge nel quale si dica che per quest’anno l’8 per mille non vada devoluto alle chiese ma solo ed esclusivamente allo stato per finanziare la ricostruzione dell’Abruzzo.

E badate che stiamo parlando di miliardi di euro. E non si dovrebbero neppure distogliere i finanziamenti per l’inutile minchiata del ponte sulle stretto, tanto caro al batuffolo di Arcore e all’Impregilo.

Lo faranno? Ma manco per una fava.

Perdere un anno di 8 per mille (meccanismo torbido ed ingannevole che porta nelle tasche della chiesa cattolica il 90% degli introiti anche se soltanto il 36% di contribuenti sceglie consapevolmente di devolverlo al Vaticano) non è certo poco per gli avvoltoi in tonaca. Che, si sa, adorano il dio denaro molto di più di quanto amino quello finito in croce.

Ma sarebbe, per una volta, un gesto concreto di solidarietà vera nei confronti della gente (di TUTTA la gente, non soltanto di quella regolarmente sposata in chiesa con 2.5 figli, il cane e la casetta del mulino bianco. So che rovinerò il quadretto epico costruito dai mass-media, ma sotto le macerie ci saranno rimasti sicuramente anche immigrati irregolari, gay, lesbiche, atei e agnostici. Non fa fine dirlo, mi rendo conto, la bara bianca di un innocente posta sopra quella scura della mamma col papà a lato che piange sconsolato tira molto di più in termini di audience).

Non lo faranno.

Ma non era Paolo VI quello che s’era venduto perfino la tiara per darne il ricavato ai più bisognosi?

Non lo faranno.

Pertanto, il mio invito anche per quest’anno è di devolvere l’8 per mille alla Chiesa Valdese. I loro bilanci sono pubblici, consultabili on-line e vi accorgerete che le quote loro destinate non vengono usate per scopo di culto, ma per opere a servizio della collettività (TUTTA la collettività). E con loro c'è la concreta possibilità che qualcosa agli abruzzesi arrivi per davvero.


Buona pasqua?

Ma un par di balle.

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