...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

martedì 24 giugno 2008

Trenitalic

La cosa che ricordo meglio è che già di prima mattina c’era un afa incredibile, io e mia madre stavamo andando in spiaggia come tutte le mattine. Mio padre ci raggiungeva soltanto durante il fine settimana ed era ripartito giusto un paio di giorni prima. Al solito ci eravamo fermate dal giornalaio che oramai ci conosceva e ci metteva da parte una copia de “L’Adige”, che bisognava manter radici dato che s’era a villeggiar in terra "straniera".
Bastò una scorsa alla prima pagina per fare illividire mia madre.
Il titolo era a caratteri cubitali ed annunciava l’intenzione da parte della magistratura di riesumare il cadavere di mia zia, diciannovenne morta ammazzata un par d’anni prima, per verificare che la sventurata non fosse davvero incinta come “vox populi” sibilava sempre più insistentemente, con annesso corollario di “maldicenze” varie e cortesi "sciabolate" piazzate a tradimento nella schiena.
Per la magistratura, evidentemente, avvisare i malcapitati parenti della vittima a mezzo stampa è vizio antico e non usanza di questi tempi stolti.
Ieri come oggi, insomma.
L’ora successiva fu occupata da un convulso giro di telefonate tra casa e albergo. No, i cellulari non li avevano ancora inventati, il telefono aveva la rotella, nella quale inevitabilmente ti ci s’incastravano i “diti” e di solito stava appeso al muro, mentre mia nonna doveva scendere al negozio d’alimentari sotto casa per entrare in contatto con il resto del mondo.
Strana filosofia secondo la quale non è mai morto nessuno per una telefonata mancata. Se era davvero importante t’avrebbero inviato un piccione viaggiatore.
Che non avrebbe sbagliato a recapitar il messaggio, mentre tu sovente stai mezz’ora al telefono convinta di parlare con Luisa mentre all’altro capo del filo tal Elvira si chiede: “ma che cazzo vuole questa?”.
Per farla breve, vacanza finita e rientro precipitoso agguantando il primo treno disponibile, con mio padre che sarebbe venuto a prenderci all'arrivo in stazione per poi portarci a casa.
Ricordo l’assoluta onestà e le affettuose premure del titolare dell’ hotel dove alloggiavamo che ci preparò dei panini e delle bibite per il viaggio e che non volle una lira di compenso per i giorni che avevamo prenotato e che non avremmo fatto causa forza maggiore. Non ho più rivisto quell'omino gentile. Spero abbia avuto una buona vita.
Fatto sta che ci fece accompagnare in stazione e da lì partimmo. Fu l’inizio di un’odissea infinita, con la motrice che ad un certo punto rese l’anima in aperta campagna nei dintorni di Bologna, se non mi ricordo male.
Ore sotto un sole cocente ad aspettare i soccorsi, tra marmocchi piangenti, adulti in piena crisi mistica, nonnetti silenziosi istupiditi dalla calura e capotreni imbestialiti che correvano qua e là a capocchia inveendo contro tutto e tutti e “puzza di sudore dal boccaporto e odore di mare morto” che tanto l'aria condizionata era un'invenzione dei film americani.
A quel punto mancava il mare, ma come Titanic s’andava benissimo lo stesso.
Tutti in fila, con mezzi di fortuna, a cercar d’acchiappare un po’ di ristoro da una fontanella striminzita che pisciava acqua calda in mezzo all'erba alta.
Un' odissea. Appunto.
Correva l’anno 1976 ed io avevo sette anni.

Corre l’anno 2008, di anni adesso ne ho quaranta e:

TRENI: ODISSEA SU EUROSTAR, '3 ORE FERMI A SORA SENZA ARIA CONDIZIONATA E CON BAGNI ROTTI'
Roma, 23 giu. - (Adnkronos)
- "Per tre ore e mezzo siamo stati fermi in treno vicino Sora, in provincia di Frosinone, senza aria condizionata e con i bagni inagibili. Solo ora e' arrivato un nuovo treno per il trasferimento dei passeggeri". Questo il racconto all'ADNKRONOS di Ettore Combattente, un passeggero dell'Eurostar n.9433, partito da Milano e diretto a Napoli. "La cosa piu' grave e' che il treno - continua Combattente - gia' nella prima tratta aveva presentato dei problemi e nonostante cio' e' stato autorizzato a ripartire da Roma. Una volta fermo a Sora sono state aperte le porte del convoglio ed e' arrivata la polizia e l'ambulanza perche' alcuni passeggeri sono stati colti da malore. Il personale a bordo del treno ha provveduto a distribuire acqua". "In questi minuti - affermano dall'ufficio stampa di Trenitalia - stiamo provvedendo al trasbordo dei passeggeri. Trenitalia si scusa. Ci stiamo prodigando per ridurre i disagi".
(Asc/Ct/Adnkronos)
23-GIU-08 19:53
Fonte: Adnkronos


Ecco….. non sono solo gli uomini che non cambiano. Pure i treni si difendon bene.
E poi questi voglion fare la TAV! Ahaaahhhhahahhahahahhahaha!!!!!

Nessun commento: