C'è un solo modo per far cessare le sfilate haute couture della "Wanda Osiris de noartri" e ridurre questi miserabili avvoltoi a più miti consigli.
Mettere le mani nel loro pingue portafogli.
Facendo loro pagare le tasse come qualsiasi altro misero mortale!
Cominciando, magari, con l'ICI.
Invito a firmare la petizione on-line per richiedere che anche la chiesa finalmente metta mano al portafogli (che, per una volta, non sia il nostro) ........ tanto loro debbono pensare alla salvezza delle "anime" (si, l'anima de li mortacci....) mica ai "beni materiali", no?
Diffondete, se vi è possibile.
4 commenti:
Diffondo molto volentieri e firmo ovviamente!
Noto con piacere che in moltissime petizioni che ho firmato riscontro una quantità considerevole di firmatari sardi. Questo mi riempie di giubilo (per citare una vecchia parodia del berluscaz) :)
In effetti hai ragione, mi sono accorta anch'io che in molti sardi c'è interesse e voglia di partecipazione, a vari livelli. Cosa comune agli emiliano-romagnoli, da quanto ho visto. Ed è una gran bella cosa.
Nelle molte petizioni che ho firmato, invece, di trentina c'ero sempre io, io e solo io......... praticamente.... sembravo l'ultima dei mohicani...... :D
firmo al volo,ma servirà?
sigh
Beh, male non fa.
Altra cosa che possiamo fare nel nostro piccolo è quella di devolvere l'8 per mille alla chiesa valdese, privando gli avvoltoi di una delle loro fonti primarie di sostentamento (con buona pace dei lacrimevoli spot che vanno in onda in TV) e decidere di devolvere il 5 per mille alla ricerca scientifica, al canile, alla bocciofila...... insomma, a qualunque associazione Onlus o quant'altro non abbia alcun tipo di legame accertato con gli avvoltoi di cui sopra.
Per i più determinati e coerenti sul sito UAAR sono disponibili i moduli per lo "sbattezzo".
Possiamo informare attraverso i blog, parlando, discutendo con gli altri.
Insomma, il cittadino comune nel suo piccolo qualcosa può.
Non sarà molto, ma da qualche parte bisognerà pure iniziare, no?
Non possiamo mica tenere la testa sotto la sabbia all'infinito.
Posta un commento