...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

lunedì 6 settembre 2010

Cortigiani vil razza dannata.....

Ecco, io manco lo volevo guardare, ma insomma alla fine ci son cascata con tutte le scarpe.
Rigoletto nei luoghi e nelle ore di Rigoletto.
Memore delle precedenti Tosca e Traviata “nei luoghi e nelle ore di….” non è che avessi chissà quali particolari aspettative, anzi diciamo pure che m’ero già preparata al peggio.
Ma cavolo, non così...... peggio…….. uno spettacolo brutto, anonimo, freddo, finto, quella non era certo l’opera, non ho ben capito cosa fosse, ma non era certo l’opera.
L’hanno strombazzata ai quattro venti come l’evento dell’anno, quella che i telespettatori si son sorbiti però è stata una sorta di “dilettanti e pensionati allo sbaraglio”.
Domingo è stato un grandissimo tenore, è ancora uno strepitoso animale da palcoscenico volendo, perché si stia ostinando a voler fare il baritono senza averne i mezzi per me è davvero un mistero.
M’è apparso fiacco, sfiatato, poco incisivo e convincente nei momenti chiave del suo Rigoletto.
E’ “galleggiato” via in maniera piuttosto ignobile per un grande artista come lui.
Ecco, forse bisognerebbe avere l’umiltà sufficiente per dire basta prima di scadere nel ridicolo e vanificare una carriera cinquantennale luminosissima.
Per quanto riguarda il tenore, Grigolo, posso solo sperare che sia incappato in una giornata no. Il physique du rôle per impersonare il Duca si sarebbe anche, solo che il nostro si perde per strada producendosi poi in smorfie e smorfiette da chansonnier di quarta categoria che di “ducale” hanno ben poco. Qualcuno avrebbe dovuto avvisarlo che si trovava a calcare un palcoscenico mondiale non alla recita di fine anno scolastico. Inconsistente.
La Novikova come Gilda fa il suo onesto compitino, senza infamia e senza lode. Merita un premio invece per aver sopportato stoicamente tutti gli sputazzi sfuggiti al tenore, praticamente una doccia, spietatamente evidenziata da una regia nel complesso alquanto fredda e scialba e, poveri loro, fissata con i primi piani.
Cosa che nella trasposizione televisiva di un'opera, secondo me, si dovrebbe evitare il più possibile. Il canto è fatica, quello che normalmente a teatro è visivamente molto più attenuato, con la ripresa televisiva viene invece enfatizzato al massimo grado e, diciamocelo, primi piani su volti ruscellanti di sudore, vene del collo in procinto d'esplodere, sputazzi incontrollati, trucchi in disarmo, inquadrature così ossessive e ravvicinate che assomigliano a delle gastroscopie non sono esattamente una bella cosa da vedere.
Ce ne è un po’ per tutti, eh, ma sopra ogni cosa sono involontariamente comici Raimondi (Sparafucile) e la Surguladze (Maddalena), che sulla scena dovrebbero essere fratello killer e sorella zoccola, ma di fatto sembrano nonnetto centenario un filo rincoglionito e nipote panterona ventenne e zoccola.
Direi che almeno sulla zoccola ci siamo.
Poi, vigliacca se si fossero degnati di mettere i sottotitoli, te li dovevi andare a cercare alla pagina 777 di Televideo.
No, dico, quanti nella vita sono andati almeno una volta a cercare quella cazzo di pagina? Non lo so, una sottotitolatura di default costava troppo? Per chi ha un minimo di infarinatura o è appassionato d’opera  (va bene, ne convengo, un appassionato d'opera 'sta roba non la guarda proprio) non è un gran problema, ma quelli che magari per una volta ci si son messi di buzzo buono a star lì a seguire e magari gli sarebbe piaciuto anche ma alla fine non hanno capito una cippa della faccenda?
Mah!
Io mi chiedo quanto sia costata tutta questa operazione, in tempi di tagli dissennati ai budget dei teatri (quelli veri), se effettivamente sia stata un’ operazione “culturale” come vogliono farci credere o se, più semplicemente, abbiamo esportato l’ennesima figuraccia in mondovisione a spese del contribuente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dalla tua recensione, pare proprio che io non mi sia persa niente di speciale.

Visto che parli anche degli "illustri precedenti" di opere televisive nei tempi e nei luoghi, ti lascio un breve frammento della storia di Tosca rivisitata da Luigi Magni. Immagino tu la conosca già :)

tremate lo stesso.

Madame la Comtesse

MadDog ha detto...

E' solo la mia opinione personale di semplice appassionata ovviamente, non la classificherei nemmeno come una recensione.
Per recensire veramente un'opera ci vogliono ben altre capacità.
Che io non ho, purtroppo per me.
Se sei interessata un'occhiata magari buttacela comunque, trovi parecchio materiale sul tubo.
Magari mi smentirai clamorosamente.
Il trailer che hai postato è il frammento di un film grandioso, certo che lo conosco, impossibile esimersi. ;-)
Grazie della visita.
Un saluto.
Mad