...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

martedì 12 febbraio 2013

E l'ultimo chiuda la porta

La legge 40 del 2004 sulla procreazione assistita ha ricevuto la bocciatura definitiva da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo nella parte in cui non consente la diagnosi preimpianto alle coppie portatrici di gravi malattie. La Corte dei diritti dell'uomo, con sede a Strasburgo, ha respinto ieri il ricorso del Governo italiano contro la sentenza emessa nell'agosto scorso che definiva incoerente l'impianto della legge sul punto della diagnosi e in contrasto con l'articolo 8 della Convenzione europea che sancisce il diritto al rispetto della «vita privata e familiare».


 Ovvero: cari imbecilli baciapile italioti, pigliate, incartate e portate a casa.
Uh, adesso chi glielo dice al sobrio professore che questo ricorso l'ha fortemente voluto?
Così, giusto per non dimenticarselo, visto che siamo in periodo elettorale.

2 commenti:

Martina ha detto...

Questa faccenda mi sta a cuore e l'ho seguita da vicino. Non posso fare a meno di commentare.
Sul fatto che il divieto della diagnosi preimpianto fosse una forzatura in contraddizione con i diritti dei malati era una cosa ovia sin dall'inizio. Ma questo è il paese che ha consentito il circo attorno al cadavere della povera Eluana, non dimentichiamolo. Sai qual è il problema? Che non ci sono più le belle rivote di un tempo. Che quando la legge 40 fu impastrocchiata tutti noi, quelli che avevano fatto le belle campagne a favore dell 194, non ci siamo messi in piazza in massa, assieme ai malati di malattie genetiche degenerative che venivano in queso modo condannati a non avere famiglie proprie (ma tanto si sa, i dsabili non scopano, lo dice pure il vaticano) a dire NO. NO. NO. Un diritto sacrosanto degli esseri umani che ci stiamo dimenticando da troppo tempo....

lector ha detto...

Solo un paese dominato dall'oscurantismo sciamanico degli stregoni che stanno in Vaticano, può tollerare la stupidità di simili leggi.