...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

sabato 26 maggio 2012

Paoletto? Paoletto! Quo vadis?

Vatti a fidare delle cameriere, guarda!
Volano stracci, Madama la Marchesa.

E io godo, cazzo, se godo.
Con la mia scomunica latae sententiae amorevolmente incorniciata ed appesa al muro.

Ebbene si, sono un' apostata.
"Sbattezzarsi" è diventato l’unico modo per tentare di arginare lo strapotere di questa maledetta genìa che sta soffocando come un cancro ogni possibilità di sviluppo civile del paese.
Non si tratta di una sorta di contro-rito o di dare un valore alle “loro” cose, come pensano in molti, a mio avviso significa cominciare un mattoncino alla volta a togliere loro potere e denaro, che è l'unica cosa che quella gentaglia realmente teme.
E’ essenziale impedire alla chiesa cattolica di considerare nel conteggio dei propri adepti anche chi all'atto pratico non lo è.
Per loro i numeri sono vitali, vanno a "fare cassa" presso lo stato forti delle cifre che desumono dai registri dei battesimi e con questi numeri ottengono privilegi scandalosi ed ingiustificati, utilizzando poi questa posizione di predominio per tentare d'influenzare la vita politica ed economica del paese a proprio ulteriore vantaggio discriminando intere categorie di persone. 
E tanti saluti alla concezione di stato laico e democratico.
Sempre in virtù dei "numeri" (il famoso 98% di italiani cattolici, le radici cristiane e bla, bla, bla via discorrendo) si arrogano il diritto di invadere la vita degli altri con le loro assurdità, mentendo e facendo leva sulla convinzione che sia necessario sottostare ai loro riti (battesimi, comunioni e tutto il corollario che gli vien dietro) per essere integrati nella comunità e non venire isolati e discriminati socialmente. 
Un condizionamento sociale a 360°.
Bene, mi son detta che non lo faranno a nome mio. Non più.
Non è una questione dell’essere o meno “spruzzati dall’acqua magica”, il rito è del tutto irrilevante, come irrilevante è la questione religiosa di per sé.
E’ lo strapotere politico ed economico che la chiesa cattolica ha assunto in questo paese il vero nodo ed il fatto che questo potere si basi in gran parte sul silenzio-assenso di chi, per motivi vari, non si assume la responsabilità di fare una scelta di campo netta e rimane nell’ovile a fare il numero, di chi comodamente “ignora” perché tanto “a me che me frega? Io a messa mica ci vado” salvo lamentarsi ad ogni piè sospinto del comportamento dei gonnelloni.
A casa mia si chiamerebbe “avere un minimo di coerenza tra quello che dici e quello che fai”, in effetti, si.
Un’ultima cosa: apostasia non fa necessariamente rima con ateismo, ho amici cattolici (incredibile, ma vero) che, vista la situazione in cui versa la chiesa e l’assoluta impossibilità di cambiare veramente qualcosa rimanendovi all’interno, sia pur con grande dolore hanno compiuto lo stesso passo che ho fatto io.
Io ho compiuto una scelta basandomi sulla mia “non fede”, loro hanno fatto la loro scelta guidati dalla loro fede, percorsi umani diversi, risultato identico: il rifiuto di avallare in alcun modo l’insopportabile e scandalosa situazione attuale.
Pensateci.
Se volete, potete trovare ulteriori informazioni qui.
E, naturalmente...... niente 8 per mille.

3 commenti:

Irlanda ha detto...

Come sempre sono d'accordissimo con te. Pednsa che avrei farcito il post anche con qualche colorita bestemmia :))

MadDog ha detto...

E vabbè.... ma per 'na volta che son riuscita a contenermi......... che fai istighi al turpiloquio? LOL!

Irlanda ha detto...

Siiiiiiii!!! :)))