...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

mercoledì 17 novembre 2010

Coma etilico 3

No, capita, eh. 
Quella sensazione alla bocca dello stomaco che ti comincia non appena quella cazzo di sveglia ti tramortisce i timpani, comunicandoti soavemente che quella sarà una giornata di merda in cui tutto ti andrà storto.
E che si fa quando tutto va storto?
Due cose: o vai a piangere dalla mamma o vai a piangere sul cesso.
Prudentemente propendo per l’opzione uno, solo che io non piango. Mai.
Eccoci quindi nel soggiorno della mia Signora Madre impegnate nella parodia di una seduta psicanalitica: io mollemente stravaccata sul canapè e mammà seduta in poltrona a far la maglia.
Io raglio, smoccolo e smadonno dando libero sfogo al criceto nella ruota.
La contessa che è in me s’è ritirata in attesa di tempi migliori, mentre la lavandaia del basso impero impera, appunto.
Signora Madre, imperturbabile, ascolta e ad intervalli regolari annuisce.

MadDog, pensa: ”Cazzo che faccia di pietra che c’ha, pare ‘na statua dell’isola di Pasqua. Ma mi ascolta? Boh?  Secondo me c’ha i Castellina Pasi che le vanno in loop”.

Le mani smettono improvvisamente di sfarfallare sui ferri. Lo sguardo indecifrabile.

Il criceto MadDog, pensa: ”Ohi, forse è meglio tenere d’occhio i ferri che tiene in mano”.

Signora Madre, fino a due secondi prima ieratica icona russa, d’improvviso tira un sospirone, si piazza gli occhiali da vista in testa, mi squadra commiserandomi per un momento in silenzio e poi mi fa: “Ti faccio un thè?”

MadDog: “………..”

Signora Madre: ”………..”

MadDog: “………..”

Signora Madre: “Oh, fanculo il thè, prosecco e aperol ben ghiacciati, tu alza il culone, muovi le manine e tira fuori i salatini. Raus”. 

Mi guarda e sogghigna.

La guardo e mi scappa un sorriso che a momenti mi viene una paresi. Un sorriso di quelli che ti arrivano dal cuore e non dalla testa. Di quelli che faccio di rado. Così, senza senso. A cazzo.

“Che ti ridi, bubu, che poi ti viene la faccia da ebete.” E, sghignazzante, mi sparisce in cucina a recuperare il beveraggio.

Massì, dai, il mio vaniloquio probabilmente manco l’ha ascoltato e dei consigli illuminanti che un genitore dovrebbe elargire alla propria sia pur stagionata prole manco l’ombra.

Però il mondo è di nuovo miracolosamente diritto.

Eh, si, “bubu” è il nomignolo che mi ha dato. Dice che le ricordo Bubu, l’amico di Yoghi.
Quell’ insopportabile, perfettino, minuscolo, rompicazzo d’un orsetto che mi è stato sulle balle fin dal primo momento che l’ho visto in TV……….

4 commenti:

rossaura ha detto...

Azz.... avere una madre che ti propone uno spritz, come si deve nei tuoi momenti bui.... ah come te la invidio. Lascia pure che ti chiami Bubu se vuole, una soluzione così, mica la sa dare chiunque :-)
Ma me lo presenti 'sto fenomeno che hai al posto di una madre?

Chissà perchè riesci a mettermi allegria anche in serate dove vedo l'Italia giocare a calcio mentre un centinaio di teste di c... lanciano assieme al saluto romano, improperi ad un italiano piuttosto abbronzato.

MadDog ha detto...

Il calcio non lo seguo più.
E' diventato un campionario di varia imbecillità, dentro e fuori dal campo.
Va in scena invariabilmente l'umanità (si fa per dire) più penosa ed imbarazzante.

Quanto a mia madre, beh..... dà consigli solo quando lo ritiene veramente indispensabile.
Il più delle volte offre solo un orecchio all'ascolto.
Che è esattamente quello che serve....... quando non è impegnata a darmi dell'idiota, naturalmente. ;-)
Un saluto.
Mad

rossaura ha detto...

Non seguo nemmeno io il calcio, lo segue il mio compagno ed io ci butto un occhio mentre saccheggio il pc.
Ti assicuro che è un'ottima madre, non interventista a tutti i costi e abbastanza obiettiva da dirti quello che pensa. Fossero tutte così.
Un caro saluto
Ross

Irlanda ha detto...

Mitica mammotta, ottimo consiglio!
'Azz Bubu....Massima solidarietà per il nomignolo.