...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

martedì 3 agosto 2010

Gattopardi, pronti, via!

"Il disastro etico è sotto gli occhi di tutti. Quel che stupisce è la rassegnazione generale. La mancata indignazione della gente comune. Un sintomo da non trascurare. Vuol dire che il male non riguarda solo il ceto politico. Ha tracimato, colpendo l’intera società. Prevale la “morale fai da te”: è bene solo quello che conviene a me, al mio gruppo, ai miei affiliati. Il “bene comune” è uscito di scena, espressione ormai desueta. La stessa verità oggettiva è piegata a criteri di utilità, interessi e convenienza."


"Lo sbandierato garantismo, soprattutto a favore dei potenti, è troppo spesso pretesa di impunità totale. Nonostante la gravità delle imputazioni. L’appello alla legittimazione del voto popolare non è lasciapassare all’illegalità. Ci si accanisce, invece, contro chi invoca più rispetto delle regole e degli interessi generali. Una concezione padronale dello Stato ha ridotto ministri e politici in “servitori”. Semplici esecutori dei voleri del capo. Quali che siano. Poco importa che il Paese vada allo sfascio. Non si ammettono repliche al pensiero unico. E guai a chi osa sfidare il “dominus” assoluto."


Famiglia Cristiana.

E' un anticipo on-line dell'editoriale che verrà pubblicato sul numero in edicola il 5 agosto.

Fonte


Editoriale condivisibile, ma totalmente inutile, dato che le
reverendissime eminenze han già cambiato cavallo e la giostra è pronta a ricominciare.
Stupisce la rassegnazione generale? La mancata indignazione della gente comune?
Stupisce? E perchè? La gente le cose non le sa, rimangono sulle scrivanie dei vari Scodinzolini, Fede, Feltrini e mignotteria varia. La gente non ha più voce, non ha più i mezzi per poter cambiare le cose fintantochè vige un sistema elettorale che consente alla classe politica di perpetuare sè stessa all'infinito. Il diritto di voto in questo paese è diventato l'ultima beffa.
Cazzo vuoi che faccia o che pensi uno che non riesce più ad arrivare alla fine del mese, uno in cassa integrazione col mutuo da pagare e i figli da mandare a scuola (a scuola, si, le balle, se a settembre ancora ce l'avremo uno straccio di scuola cui mandarceli). Son troppo occupati a tenersi su le braghe per riuscire a capire che l'acqua ha già abbondantemente oltrepassato le ginocchia e quando lo capiranno saranno già annegati. Metaforicamente s'intende.
E la chiesa in questi ultimi quindici anni dove stava, sulla luna? Dimenticano già che a forza d'aver le mani in pasta dappertutto una bella fetta, ma bella grossa eh, della responsabilità dell'attuale sfascio sociale ce l'hanno pure loro? Nonostante continuino a riempirsi la bocca di belle parole come valori ed etica. Non voglion dir più nulla, quelle parole lì, loro sono stati i primi a svuotarle completamente di significato. Adesso vengono a far la moralina?
E che Zeus mi perdoni, che adesso mi tocca pure di dar ragione a quell'ameba di Bondi.

2 commenti:

rossaura ha detto...

Beh dai, per una volta porta delle idee completamente consivisibili. Mi sono stupita quando ho visto da quale giornale proveniva l'editoriale. Difficile da credere.
Eppure... poi hai ragione nel dire da che pulpito viene il predicozzo. Certo che e facile parlar bene e razzolare male... Ovvio che se dal punto di vista politico etica e morale stanno nella m..da, non va molto meglio a casa di chi dovrebbe per propria missione dare il buon esempio, che poi come si fa ad ingoiare il rospo del bell'esempio dei presunti maestri spirituali? Mors tua vita mea? Se è questo che tiene in piedi la Chiesa, mi sembra dura puntare il dito no?

MadDog ha detto...

Ammetto che siano parole condivisibili (famiglia cristiana non è nuova, invero, a posizioni estremamente critiche nei confronti del governo).
Ma sono solo questo.
Parole, appunto, cui non seguono mai fatti concreti e comunque sono dette da gente che non ha più uno straccio di credibilità.
Trovo estremamente ridicolo puntare il dito contro i comportamenti altrui (che pure le critiche se le meritano) ed ignorare completamente il "gigantesco elefante rosa" che ti ritrovi seduto in soggiorno.
La coerenza è merce rara di questi tempi.