...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

lunedì 7 dicembre 2009

Mist de tut kos a la rinfusa

Eminenza, qual é il suo giudizio sulla pillola del giorno dopo?: " che é una pillola che ha effetti abortivi e come tale, l'aborto va considerato un assassinio".Il cardinale lo ripete con calma: " ogni aborto, in quanto soppressione di una vita umana, é un crimine, un delitto e merita una punizione". Si é pensato, dietro severe valutazioni, di permetterla in strutture ospedaliere: " io non mi interesso delle cose italiane o di singoli stati, ma la mia idea é che libera o dietro guardia medica, la sostanza non cambia affatto. Si tratta sempre e comunque di un mezzo abortivo e come tale, rappresenta una violazione gravissima della vita... umana che é sacra ed inviolabile, che nessuno può manipolare a suo piacimento ed é un dono di Dio". Il cardinale fa un paragone: " questa storia mi sembra assimilabile a chi compra una rivoltella in un negozio. Colui il quale esce con una pistola é potenzialmente pericoloso, di fatto ha la possibilità di trasformarsi in omicida se la usa male e contro la legge. Ma é un potenziale criminale, lo diventa solo se agisce male. Chi abortisce non é potenziale, ma di fatto, in quanto ammazza. Pertanto la condotta di chi compie e pratica un aborto é sicuramente più grave di chi compra un revolver nell'armeria". Eminenza, quando inizia la vita?: " la scienza lo dice, da quando lo spermatozoo entra nell'ovulo. Allora già esiste una vita ed é sacra. Lo ripeto, sopprimere una esistenza umana ,salvi i casi di emergenza, é un crimine e merita questa definizione, non ho dubbi". E se si usa in ospedale?: " non cambia nulla. E' assassino chi amazza fuori o dentro la clinica, sia che lei compia la esecuzione in caserma o nel domicilio particolare della vittima, le modalità possono solo aggravare l'evento, ma pur sempre di assassinio si tratta".
Javier Lozano Barragan in arte cardinale, 02 dicembre 2009


In che modo valuta sia la omosessualità che i trans?: " trans e omosessuali non entreranno mai nel Regno dei Cieli, e non lo dico io,ma San Paolo". Ma se una persona é nata omosessuale?: " non si nasce omosessuali, ma lo si diventa. Per varie cause, per motivi di educazione, per non aver sviluppato la propria identità nell'adolescenza, magari non sono colpevoli, ma agendo contro la dignità del corpo, certamente non entreranno nel Regno dei Cieli. Tutto quello che consiste nell'andare contro natura e contro la dignità del corpo offende Dio".

sempre il megapirla di cui sopra

Ma chi cazzo se ne frega? Io non ci voglio entrare nel regno dei cieli. Tenetevelo 'stò regno del menga, che solo l'idea di dover passare, oltre a questa vita di merda, pure un' ipotetica eternità in compagnia del pretume mi fa solo rivoltare lo stomaco.

“Iniziative simili hanno lo stesso tenore della decisione con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha detto no al crocifisso nelle scuole”.
Per il monsignore le due questioni stanno sullo stesso piano: “Allora ci siamo tutti stracciati le vesti, ma anche aprire un negozio a Natale, oppure la domenica com'è ormai tradizione, significa cancellare la nostra identità culturale. E mi sembra poco rispettoso verso quelle persone che non potranno passare l'intera giornata con la loro famiglia perché devono recarsi sul posto di lavoro”.
Bruno Fasani sedicente monsignore portavoce della Diocesi scaligera

A parte che gli straordinari domenicali e festivi in genere sono mooolto ben pagati ed in questi tempi di magra posson pure far comodo, ma a voi cosa stracazzo ve ne deve fregare?
Non crederete sul serio che impedendo lo shopping domenicale bam! automaticamente vi si riempiranno le chiese? Forse sarebbe meglio prendere atto che, a parte le vecchie beghine e le cosiddette "vergini di ritorno", la maggior parte di noi vi ha soavemente mandati a cagare da un bel pezzo.

Comunione e Liberazione è l’unico movimento fondamentalista in Europa che ha costituito una situazione di potere monopolistico nell’ambito di una importante istituzione pubblica come la Regione Lombardia attraverso un’occupazione militare dei suoi esponenti in tutti i centri di potere (dai Direttori Generali ai dirigenti delle Unità Organizzative nei più importanti Assessorati, dai Direttori Generali delle pubbliche Aziende Ospedaliere ai primari, dagli Amministratori Delegati ai Presidenti delle società di trasporto, dai Direttori Generali degli Enti e delle Agenzie regionali ai consigli di amministrazione delle società a capitale pubblico della Regione Lombardia operanti in ambiti strategici come le infrastrutture, la formazione, l’ambiente ecc.) costituendo, di fatto, una pericolosa situazione di potere «dominante».

Enrico De Alessandri dipendente dell'Assessorato alla Sanità lombarda.

Ma indovinate cosa è successo? Esatto. L'hanno sospeso per un mese senza stipendio. Per aver vilipeso il proprio "datore di lavoro".
Datore di lavoro, capito?. Più chiaro di così.

C’era una volta il cappellano dell’ospedale, che girava per le stanze a offrire supporto spirituale ai malati, in ossequio al precetto evangelico dell’assistenza agli infermi. E non per denaro. Ma nel Veneto bianco e offeso dalla sentenza della Corte europea che ha bandito il crocefisso dalle scuole, quella è una figura superata. Oggi la Regione «regolarizza gli assistenti religiosi» sottoscrivendo un protocollo d’intesa con le Diocesi venete che obbliga Usl, Aziende ospedaliere e tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private accreditate ad assumere i sacerdoti (diocesani e religiosi) con lo stesso contratto degli infermieri. Recita infatti l’accordo deliberato in giunta all’unanimità e a breve firmato dal governatore Giancarlo Galan e dal Patriarca di Venezia Angelo Scola: «La Regione Veneto, considerando che l’assistenza religiosa concorre al miglioramento dei servizi erogati dalle aziende sanitarie e al processo terapeutico dell’ammalato, si impegna a favorirne la presenza nelle strutture sanitarie ». Il protocollo sottolinea che gli assistenti religiosi godranno di inquadramento, trattamento economico e scatti di anzianità previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto sanità, in particolare per il personale di categoria D, cioè gli infermieri laureati (stipendio base di 1500 euro netti al mese). I preti saranno assunti dalle aziende sanitarie, ma su designazione dell’Ordinario diocesano, con contratto di durata indeterminata, a tempo pieno o parziale.
Insomma i religiosi verranno pagati dalle Usl, che passeranno loro anche alloggio gratuito e «adeguatamente arredato», mensa, uffici oltre a chiesette e cappelle (mantenimento e manutenzione sono sempre a carico dell’«ente gestore»), ma obbediranno solo alla Chiesa. Dalla quale saranno nominati e, in caso, licenziati. Per di più, raggiunta l’età della pensione, potranno «rimanere in servizio in regime di convenzione». Fin qui l’aspetto economico. Quello operativo non è da meno. Il protocollo li autorizza a entrare nell’attività ospedaliera, promuovendo iniziative «di sostegno al processo terapeutico» del malato, contribuendo alla formazione del personale in tema di umanizzazione, partecipando ai Comitati etici, ai corsi di formazione aperti al personale del comparto e organizzando opere di volontariato. Ai sacerdoti sono inoltre garantiti «l’accesso alle strutture di ricovero o assistenza senza alcuna limitazione» e orari flessibili, con l’unico obbligo di assicurare la reperibilità anche di notte. Verranno infine affiancati da diaconi, religiose e laici, loro sì volontari. Il tutto per un’operazione che alla Regione costerà, per ora, 2 milioni di euro. «In un momento storico nel quale l’Europa consente a qualche professore di gettare nel cestino il crocefisso, abbiamo ritenuto utile offrire alla nostra gente un servizio prezioso — dice l’assessore alla Sanità, Sandro Sandri —. Per un malato può essere di conforto la presenza di una figura religiosa capace di portare serenità e una parola di speranza». Naturalmente, precisa il protocollo, «nel rispetto della volontà e della libertà di coscienza di ciascuno».
Il Corriere del Veneto – 25 novembre 2009

Stipendio base di 1500 euro netti al mese. Quattro avemarie e ricordati che stai per morire!
E un soavissimo vaffanculo a tutti i cassaintegrati d'Italia.


La Svizzera dice no ai minareti. A sorpresa, l'iniziativa per il bando dei simboli religiosi musulmani è stata accettata al referendum con il 57% dei voti. Al termine di un'accesa campagna, gli elettori erano oggi chiamati a pronunciarsi sulla controversa iniziativa promossa dalla destra nazional-conservatrice, che chiede appunto di vietare la costruzione di nuovi minareti. Un secondo referendum in votazione chiedeva di bandire le esportazioni di materiale bellico. Trattandosi di modifiche costituzionali, la loro approvazione richiedeva la doppia maggioranza, dei votanti e dei cantoni. Bocciata invece l'iniziativa contro l'esportazione di materiale bellico. «SIMBOLO DI POTERE ISLAMICO» - Secondo i promotori dell'iniziativa, i minareti sono un simbolo del potere islamico, più che religioso, e per questo devono essere banditi.

A me stan sul culo chiese e sinagoghe. Come la mettiamo?

ANAGNI - La denuncia arriva da Mario Michelangeli, segretario del PdCI del Lazio. «I giovani dell'associazione 'La guerra di Pierò hanno richiesto all'amministrazione comunale l'utilizzo dell'auditorium per la presentazione del libro di Wladimir Luxuria "Le parole non dette." La sala è, da sempre,utilizzata per tali attività. Il sindaco, Carlo Noto del Pdl, ha rifiutato la richiesta per la sala con la sconvolgente motivazione che trattasi di iniziativa che parla di transessuali e, quindi, a suo dire, di persone malate e che tali argomenti sono inadatti e diseducativi».
Corriere della Sera – 27 novembre 2009

Malati, malatissimi. E pure io non mi sento tanto bene.

Sul No B Day: 90.000 anzi no 1.000.000.... macchè mila e più mila.

Come da copione. E come da copione il PD ha perso il treno.


A Tale of Two Cultures: Amanda Knox Case Reveals a Stark Divide
U.S. Anger, Doubt Focus on Italian Courts and Italians Don't Like It
By ELIZABETH VARGAS and MICHAEL S. JAMES
PERUGIA, Italy, Dec. 6, 2009
The Italian lawyers for U.S. college student Amanda Knox say their client has lost a battle but not the war. They're already preparing to appeal her murder conviction.
"We are all in shock," Knox's mother says, her eyes welling with tears.
But last week's verdict has deepened a sharp cultural divide.
The Italian and British media generally have supported the outcome but it was denounced by many U.S. analysts. Some Italians have called Americans arrogant for questioning the result and the Italian legal process.
The jury ultimately gave Knox a 26-year sentence for murder and other counts rather than the life sentence that prosecutors had requested. Knox, 22, could serve considerably fewer years in jail with time off for good behavior. But she had hoped for an acquittal. "She said, 'As soon as I heard the first guilty sentence, I fell into my arms and couldn't hear anything,'" her younger sister, Deanna Knox, told ABC News after visiting Amanda Knox in jail. "She said she heard us crying behind her and she tuned everything out and just cried." Knox's former boyfriend, Raffaele Sollecito, 25, also was found guilty of murdering Meredith Kercher. The verdict capped an 11-month trial before a jury that was not screened for bias and was allowed to read newspapers and watch TV reports, many of them negative toward Knox.
U.S. Senator: Knox Jury Seemed 'Prejudiced'
A senator from Knox's home state of Washington has questions about the Italian justice system and wonders whether Knox got a fair hearing from an impartial jury. "I'm not sure that's what she got," said Sen. Maria Cantwell, D-Wash. "I think what happened [Friday] is we had a decision in which it seems the overall impression of Amanda Knox by the press in Italy and the overwhelming amount of attention given this case may have prejudiced the jury." Cantwell will contact Secretary of State Hillary Clinton about the case, she said. She also plans to contact the European Union to encourage it to pressure Italy during the appeals process and already has been in touch with the Italian prime minister. "I didn't believe she had a fair trial," Cantwell added. "And I think it's important for both of our countries to make sure that justice is served and that there is a rule of law and a standard that people believe in." Clinton told ABC News' "This Week" that she has not yet taken up the case. "I honestly haven't had time to even examine that," she said. "I've been immersed in what we're doing in Afghanistan. Of course, I'll meet with Sen. Cantwell or anyone who has a concern but I can't offer any opinion about that at this time."
Abc News

Fair hearing? Well...... two words only: Cermis & Nicola Calipari.
(E la lista sarebbe lunga: Rocco Derek Barnabei, Chico Forti, se poi volessimo addirittura partire da Sacco & Vanzetti.... hai voglia che papiro ne verrebbe fuori.)
Pur riconoscendo in pieno tutte le nostre storture giuridiche, s'intende.

Tuttavia è stato solo quando ho sentito della Lonardo in Mastella da Ceppaloni paragonata a Tortora che ho avuto un vago tremor di vene e la sgradevole sensazione di trovarmi nella Twilight Zone.
A voi capita mai? A me si.

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