Benedetto XVI attacca la legge sull'aborto: "L'aver permesso di ricorrere all'interruzione della gravidanza, non solo non ha risolto i problemi che affliggono molte donne e non pochi nuclei familiari, ma ha aperto un'ulteriore ferita nelle nostre società, già purtroppo gravate da profonde sofferenze".
"Difendere la vita umana è diventato oggi praticamente più difficile perchè si è creata una mentalità di progressivo svilimento del suo valore". "L'aborto, con il divorzio, è una colpa grave", aveva detto Papa Ratzinger all'Istituto Giovanni Paolo II appena un mese fa. Parlò di "piaghe" allora il Pontefice:
"L'aborto lascia segni profondi e indelebili nella donna, favorendo una mentalità materialistica di disprezzo della vita". Concetti ribaditi oggi in udienza davanti ai rappresentanti del movimento guidati dal presidente Carlo Casini: "Da quando in Italia è stato legalizzato l'aborto - ha detto Benedetto XVI - ne è derivato un minor rispetto per la persona umana, valore che sta alla base di ogni civile convivenza, al di là della fede professata".
Fonte:
http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/esteri/benedettoxvi-21/aborto/aborto.html
L’unica voce contro che si è levata chiara e netta nel ”mare nostrum” dei leccaculo papalini è ancora e sempre solo quella dell’ ultimo battagliero vecchio della politica italiana.
"Le dichiarazioni di questo Papa sono una bestemmia contro la verità e un’offesa contro lo Stato democratico italiano".
Amen.
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