...... confessioni di una (de)mente pericolosa.............

giovedì 5 marzo 2009

Aiuto! E' quasi l'8 marzo.

Recupero un post che feci in altra sede qualche annetto fa oramai. Son passati gli anni, ma il sentimento è rimasto lo stesso. Un immutato disgusto.

Ok, qualcuno mi spiega perchè cavolo s’è scelta la mimosa per omaggiare noi povere donzelle, che già ci dobbiamo sorbire una cagata pazzesca come la “Giornata Mondiale della Donna”?
Ma non lo so, delle rose, delle margherite, un bel mazzo di carciofi (con quello che costano poi….) …. no?
Ci propinano un rametto verdolino pieno di pallette giallognole che puzzano di morto lontano un miglio, avvolte nel plexiglas e con il gambino fasciato dalla stagnola, roba che ti che paion pronte per il microonde…..
No, dico, ma nessuno s’è mai posto il problema di quelle povere criste (nella fattispecie, la sottoscritta) che si ritrovano ad essere l’unico esemplare femminile (si, beh…. più o meno) in uffici pieni zeppi di fauna maschile che con precisione cronometrica alle otto del mattino del giorno 8 marzo ti si presentano scodinzolanti in processione, con malefico rametto tra le zampe?
Auguri, auguroni, bacetto, che fai di bello stasera? Ma è vero che tutte le donne escono da sole o in gruppo a vedere i boys che fan lo strip? La parità è una gran bella cosa……. ci vorrebbero più donne nei posti che contano……..stavamo meglio quando stavamo peggio, non ci sono più le mezze stagioni…………
AAAAAAAAAAAAAAARGHHHHHHHHHH!!!!!!!!!
BASTA! VOGLIAMO ANDARE A LAVORARE PER FAVORE? GRAZIE.

Il tuo cervello lo ulula ai quattro venti, ma diplomaticamente continui a sorridere ringraziando a destra e a manca, chiedendoti se veramente il moderno “girl power” passi attraverso questa ridicola, ma a quanto pare necessaria, liturgia del mazzo.
Morale della favola: alle 9.15 dello stesso mattino ti ritrovi la scrivania ingombra di scartoffie come al solito, con l’aggiunta delle dannate olezzose piantine che ti garantiranno un soave mal di testa con nausea incorporata perlomeno fino a sera.
Pausa pranzo. Litania di telefonate. Chiama l’Ilaria: “Oh, stasera ci troviam tutte, eh? Non ci dar buca come al solito, che poi andiamo a veder i maschioni desnudi (si, beh, comunque potendo preferirei uno show di Dita Von Teese). Ha chiamato la Giovanna, ha trovato da piazzar le pargole, anche lei è in libera uscita. Ti chiamo dopo, ciao”!
E come al solito mi sbatte giù la cornetta senza darmi modo di replicare alcunché.
In libera uscita? Ma in libera uscita da cosa?
Il mio cervello borbotta frenetico, mi devo trovare una scusa alla svelta.
Ma quale?
Mi do malata…….. no cazzo, l’ho già fatto l’anno scorso…….
Dico che devo lavorare……mhmmmm…. queste mi vengono a prelevare sul posto………
Pensandoci bene, negli ultimi anni ho usato un numero di scuse pressoché infinite, per schivarmi i festeggiamenti in “onore” di noi donne………

Parità, diritti, lavoro, emancipazione sociale, lotta allo sfruttamento, si, certo, tutto giusto, tutto corretto….. peccato che tutto questo venga travolto dalla solita carica di “sgallettate” bercianti che si muovono in branco alla ricerca di divertimento a tutti i costi.
Esattamente come la parte meno apprezzabile dell’universo maschile.
Che sia questa la tanto strombazzata parità?
In tal caso……. salvatemi!

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